QualEnergia segnala l’incremento degli obiettivi UE sulle nuove installazioni di fotovoltaico
I 12 Stati membri dell’Ue che hanno aggiornato i loro Piani nazionali integrati per l’energia e il clima (Pniec) hanno aumentato in media i propri obiettivi sul fotovoltaico del 63%, portando la capacità totale installata entro fine decennio a 425 GW, oltre il doppio rispetto ai circa 208 GW attuali.Le installazioni FV stanno però crescendo ancora più rapidamente degli obiettivi, consentendo a molti Paesi Ue di centrare i target fotovoltaici anche diversi anni prima del 2030, secondo una recente analisi di SolarPower Europe, la maggiore associazione europea di settore.Con l’aggiornamento, i Pniec finora presentati hanno aggiunto 90,2 GW di potenza FV rispetto ai piani precedenti. L’aumento medio del 63% racchiude balzi in avanti importanti, come quello della Lituania, che ha elevato il proprio target di oltre il 500%.Finlandia, Slovenia e Svezia hanno più che raddoppiato i loro impegni sul fotovoltaico, così come il Portogallo, che ha alzato l’asticella del 127%, mentre la Spagna ha aumentato il suo obiettivo del 94% (Target 2030, il Portogallo punta all’85% di rinnovabili nel mix elettrico).L’Italia, invece, ha elevato le proprie ambizioni sul solare meno della media europea: la capacità fotovoltaica è aumentata di solo il 55% per arrivare a 79 GW al 2030, con il nostro governo che continua a puntare fin troppo sul gas (vedi Il nuovo Pniec: un regalo alle società del gas e scritto guardando indietro e La pagella del Pniec: poca ambizione su rinnovabili e uscita dal gas, mancanza di governance).Considerando gli obiettivi più recenti, oggi disponibili, quattro Paesi dell’Ue (Estonia, Finlandia, Lettonia e Polonia) hanno già raggiunto il traguardo fotovoltaico fissato per il 2030, mentre 19 Paesi lo raggiungeranno molto probabilmente entro i prossimi 5 anni, cioè tra la fine del 2027 e l’inizio del 2028.Quattro Paesi (Italia, Lituania, Portogallo e Slovenia), con ogni probabilità, raggiungeranno i loro obiettivi tra il 2028 e il 2030, ha previsto SolarPower Europe. E almeno otto Paesi toccheranno il nuovo target 2030 con almeno tre anni di anticipo.“La nostra ultima analisi rivela che il modo in cui i governi pensano al fotovoltaico è definitivamente cambiato”, ha detto Raffaele Rossi, responsabile del settore Market Intelligence di SolarPower Europe.“Tuttavia, dato che il ruolo di un obiettivo è quello di andare oltre il business-as-usual e delineare il piano per il nuovo sistema energetico, l’ambizione è ancora insufficiente. Operatori di rete, cittadini, imprese e fornitori di energia devono essere in grado di prepararsi alla realtà di un sistema energetico basato sull’energia solare e rinnovabile”, ha aggiunto.Nell’illustrazione di SolarPower Europe, i tempi di raggiungimento dei target, da parte degli Stati membri che hanno presentato bozze di aggiornamento dei Pniec, sono indicati in giallo, mentre le previsioni sugli altri si basano sui vecchi obiettivi dei Pniec redatti nel 2019.Poiché sono 15 i Paesi Ue che non hanno rispettato la scadenza del 30 giugno per presentare i loro piani aggiornati alla Commissione europea, sulla base di quasi la metà delle nuove bozze di Pniec già presentate, l’associazione stima che i Paesi membri alla fine potranno più che raddoppiare la capacità FV dell’Ue entro il 2030.In questo caso, il 55% di aumento di ambizione fotovoltaica dell’Italia risulterebbe troppo contenuto, cioè inferiore di circa la metà rispetto a una media europea aggiornata a tutti e 27 i Paesi.Evoluzione del mercato UeCome detto, dai circa 208 GW installati al 2022, i Paesi che hanno già aggiornato i loro Pniec puntano ad arrivare a 425 GW di capacità solare a fine decennio. Ricordiamo che la Commissione europea ha fissato un obiettivo complessivo di 750 GW al 2030.“Modellando le attuali tendenze di installazione, possiamo vedere che la realtà sta già superando questo livello di ambizione”, ha scritto SolarPower Europe, secondo cui è molto probabile uno scenario in cui oltre 900 GW fotovoltaici saranno installati entro il 2030 a livello Ue.Ad oggi, rimane quindi un divario di 325 GW di FV, fra i 425 GW dei Pniec aggiornati e i 750 GW della strategia Ue, come illustrato nel grafico.Nel 2019 l’Ue aveva incaricato gli Stati membri di pubblicare e attuare piani nazionali integrati per l’energia e il clima della durata di 10 anni. In questo lasso di tempo, i Pniec dovranno definire obiettivi, politiche e misure che consentiranno a ciascun Paese di raggiungere gli obiettivi in materia di fonti rinnovabili entro poco meno di 8 anni.
Entro il 30 giugno 2023 gli Stati membri avrebbero dovuto presentare alla Commissione europea una bozza di aggiornamento dei loro Pniec o giustificare la validità del piano attuale. A inizio agosto, però, solo 12 sono stati ricevuti.- By: Luca Annovazzi
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