Grazie al calo dei costi di produzione, alla conseguente riduzione dei prezzi al pubblico e alle opportunità di detrazione fiscale, molte famiglie italiane decidono di installare un impianto fotovoltaico per risparmiare e a volte azzerare la bolletta dell’energia elettrica.
Quali sono i parametri che seguono per definire la loro scelta sul tipo di impianto e di fornitore?
Quale impianto
La prima decisione da affrontare riguarda l’alternativa tra un impianto a isola, detto anche stand-alone, o uno connesso alla rete elettrica nazionale ovvero grid-connected.
Diciamo subito che lo stand-alone è l’unica opzione nel caso di un immobile già isolato dalla rete, come baite di montagna o case in campagna dove l’allaccio a una rete di distribuzione è particolarmente costoso. Però può essere scelta anche da chi punta al risparmio immediato in bolletta o all’autosufficienza energetica: in pratica l’impianto produce energia elettrica da utilizzare in tempo reale oppure da accumulare in batterie per essere utilizzata in un secondo momento, ad esempio la sera, indipendentemente dalla fornitura elettrica già esistente. Nel dimensionamento dell’impianto è importante valutare le proprie abitudini di consumo per definire la taglia dell’impianto e l’eventuale necessità di batterie mediante le fasce di consumo.
Con un impianto grid-connected, cioè collegato alle rete elettrica, l’energia prodotta che non è subito consumata ed eccede quella stoccata nelle batterie, viene immessa nella rete di distribuzione e accreditata nel Conto Energia: la fornitura viene accreditata all’utente dal Gestore dei servizi elettrici (GSE) con il sistema di Scambio sul posto, cioè attraverso un conguaglio annuale tra l’energia fornita e quella consumata. I vantaggi sono economicamente evidenti e rilevanti, ma è importante che l’azienda a cui vi siete affidati svolga interamente l’iter burocratico da affrontare che è tuttora alquanto impegnativo.
Quale fornitore
Per scegliere con sicurezza tra le aziende di impianti fotovoltaici è utile tenere conto di alcuni fattori decisivi.
Il primo passo è identificare un consulente energetico esperto e professionale, che sappia valutare con un’analisi imparziale le effettive esigenze di consumo e gli obiettivi di risparmio. Questa figura super partes ci aiuterà a definire il o i prodotti più idonei e valutare l’azienda fornitrice.
Tra i produttori di impianti fotovoltaici, in considerevole aumento negli ultimi anni, una maggiore affidabilità ci è data dalle realtà già consolidate nel tempo e opportunamente strutturate, questo soprattutto a garanzia di un servizio di assistenza e supporto a lungo termine, efficiente e costante.
Quale prodotto
Premesso che sarà il consulente energetico a guidarci nell’individuazione dell’impianto fotovoltaico più adatto al nostro profilo di utente e dei singoli componenti (moduli, inverter, ecc.), teniamo presente che sono le aziende di successo quelle che possono dare migliori garanzie sull’efficienza del prodotto e sulla continuità di assistenza. D’altronde è una scelta dettata dal buon senso comune ed è sicuramente la migliore se si tende a nutrire dei dubbi.
Quali garanzie
La vita di un impianto fotovoltaico supera abbondantemente i 25 anni e per assicurare che i piani di rientro dell’investimento siano rispettati produttori e installatori offrono alcune garanzie.
I componenti essenziali dell’impianto (struttura, moduli, inverter) sono generalmente garantiti, da un minimo di 5 fino a 25 anni, contro i difetti di fabbricazione o di installazione, ma nello specifico dei moduli è presente anche una garanzia sul rendimento. Infatti, qualora la produttività energetica dell’impianto sia inferiore a valori tra l’80 e il 90% dei rendimenti previsti in base decennale, l’efficienza dovrà essere ripristinata come da contratto.
- By: sosimple
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