Il traguardo cinese commentato da QualEnergia
Il sistema da 25 MW/100 MWh realizzato da Energy Vault è entrato nelle prime fasi di messa in servizio. Prevista la connessione alla rete entro fine anno.
Entro la fine del 2023 dovrebbe essere pronto e connesso alla rete elettrica il primo sistema al mondo di accumulo energetico di tipo gravitazionale (non a pompaggio idroelettrico), su scala commerciale, realizzato in Cina da Energy Vault.
L’annuncio arriva direttamente dalla società svizzera, insieme ai suoi partner Atlas Renewable e China Tianying.
L’impianto da 25 MW/100 MWh è situato a Rudong, presso Shanghai, accanto a un parco eolico; ha un aspetto molto simile a un grosso edificio in costruzione, di cui si vede solo la struttura di cemento (foto in alto)
Il progetto, evidenzia una nota, “è entrato nelle prime fasi di messa in servizio” a giugno con l’elettronica di potenza e i nuovi sistemi meccanici di sollevamento a nastro, con cui trasportare blocchi di materiali compositi da 30 tonnellate.
La tecnologia si basa sulla piattaforma EVx di Energy Vault, sviluppata e migliorata partendo dal primo prototipo di una torre gravitazionale da 5 MW, realizzato in Svizzera nel 2020 (si veda Storage per la rete, l’accumulo gravitazionale attira nuovi investimenti).
In pratica, l’intero “edificio” è una sorta di griglia percorsa dai blocchi in senso sia verticale sia orizzontale, grazie a una fitta rete di nastri trasportatori. In questo modo, la struttura diventa una grande batteria capace di accumulare energia e poi rilasciarla quando serve.
Ma in che modo?
Nella fase di carica del sistema si utilizza l’energia elettrica prodotta in eccesso dalle fonti rinnovabili per sollevare i blocchi, impilandoli e affiancandoli, grazie a dei motori elettrici.
Mentre nella fase di scarica, quando c’è bisogno di energia sulla rete, si fanno scendere i pesanti blocchi verso terra a velocità controllata, sfruttando appunto la forza di gravità, per produrre energia cinetica poi trasformata in elettricità dai generatori elettrici.
Secondo Energy Vault, questa soluzione di accumulo dovrebbe raggiungere un’efficienza complessiva superiore all’80% con una durata compresa tra 2-18 ore, in base ai servizi da offrire alla rete elettrica (bilanciamento dei carichi, regolazione di frequenza, copertura dei picchi di domanda e così via).
Tra i vantaggi della tecnologia, l’azienda evidenzia la possibilità di impiegare materiali riciclati per costruire i blocchi e la lunga vita utile dell’impianto, senza degradazioni delle capacità di accumulo.
Energy Vault punta a sviluppare fino a 2 GWh di accumuli gravitazionali in Cina, nell’ambito dei nuovi parchi industriali cinesi abbinati a grandi impianti eolici e fotovoltaici e sistemi di storage, puntando a una crescente riduzione delle emissioni di CO2 delle diverse attività economiche.
- By: Luca Annovazzi
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