Arriva da QualEnergia.it la notizia dell’approvazione in senato della Legge di Bilancio. Riportiamo l’articolo circa la novità in ambito energetico
Con 107 voti favorevoli, 69 contrari e una sola astensione, il Senato ha definitivamente approvato oggi, giovedì 29 dicembre, il disegno di legge di Bilancio su cui il governo aveva posto la questione di fiducia.
Qui facciamo un riepilogo delle misure più importanti in campo energetico della manovra 2023 (il testo, ricordiamo, è identico a quello licenziato in precedenza dalla Camera).
Cosa cambia per il Superbonus
Con la manovra arrivano diverse novità per il Superbonus 110%.
Innanzitutto (commi 894-895), si concede la possibilità di presentare la Comunicazione di inizio lavori asseverata (Cila) fino al 31 dicembre 2022 (il termine era scaduto il 25 novembre ai sensi del decreto Aiuti quater 176/2022), al fine di utilizzare la detrazione fiscale con aliquota piena al 110% anche nel 2023 per lavori negli edifici condominiali.
Ma a una condizione: che la delibera assembleare che ha approvato l’esecuzione dei lavori sia stata adottata entro il 18 novembre 2022 (data da attestare con dichiarazione sostitutiva dell’amministratore o del condomino che ha presieduto l’assemblea).
Mentre per le delibere approvate tra il 19-24 novembre resta la scadenza del 25 novembre, senza alcuna proroga.
Ci sarà la detrazione piena al 110% nel 2023, anziché quella ridotta al 90%, anche per:
- interventi diversi da quelli condominiali per i quali, al 25 novembre 2022, risulta presentata la Cila;
- interventi di demolizione e ricostruzione degli edifici per i quali, al 31 dicembre 2022, risulta presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.
Inoltre (comma 10), Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale potranno usare il Superbonus 110% per installare impianti fotovoltaici in aree o strutture non pertinenziali, anche di proprietà di terzi, diverse dagli immobili dove sono realizzati gli interventi trainanti, sempre che questi immobili si trovino in centri storici soggetti a vincoli e in aree tutelate di interesse paesaggistico.
Si precisa poi che per l’installazione di impianti a fonte rinnovabile, realizzati sulle singole unità immobiliari dalle Onlus che offrono prestazioni di servizi socio-sanitari e assistenziali e i cui membri del Cda non percepiscono alcun compenso o indennità, si applica l’aliquota al 110% per gli impianti realizzati nell’ambito delle comunità energetiche fino alla soglia di 200 kW.
Price cap e tassa sugli extraprofitti
Nel testo ci sono due importanti provvedimenti che riguardano gli operatori energetici:
- price cap di 180 euro per MWh ai ricavi degli impianti inframarginali, in attuazione del regolamento Ue 2022/1854 (commi 30-38);
- nuova tassa sugli extraprofitti di chi vende e produce elettricità o prodotti energetici, pari al 50% dell’imponibile Ires (commi 115-121).
Per quanto riguarda il contributo di solidarietà straordinario per l’anno 2023 (tassa sugli extraprofitti), si precisa che è dovuto se almeno il 75% dei ricavi del 2022 (più precisamente, del periodo di imposta antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023), deriva dalle attività di produzione e vendita di elettricità, gas e prodotti petroliferi.
Il contributo, non deducibile ai fini delle imposte sui redditi né dell’Irap, è pari al 50% del maggior reddito Ires conseguito nel 2022 eccedente di almeno il 10% la media dei quattro anni precedenti; deve essere versato entro il sesto mese successivo a quello di chiusura dell’esercizio.
Crediti di imposta, taglio oneri, bonus sociale
Le misure contro il caro energia prevedono di:
- estendere e potenziare fino al 30 marzo 2023 i crediti di imposta per gli acquisti di energia elettrica e gas da parte delle imprese: il credito salirà dal 40% attuale al 45% per le aziende con elevati consumi di elettricità e gas e per le aziende diverse da quelle a forte consumo di gas; salirà dal 30 al 35% per le imprese dotate di contatori di potenza pari o superiore a 4,5 kW diverse da quelle a forte consumo di energia elettrica (commi 2-9);
- azzerare gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il primo trimestre 2023 sulle utenze domestiche e quelle non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW; abbassare l’Iva al 5% sul gas metano usato per combustione negli usi civili e industriali; estendere la stessa aliquota ridotta (5%) alle somministrazioni di energia termica prodotta con gas metano in esecuzione di un contratto servizio energia e alle forniture di servizi di teleriscaldamento (commi 11-16);
- confermare e rafforzare il bonus sociale per le bollette con innalzamento della soglia Isee da 12mila a 15mila euro (commi 17-19).
Iva al 10% sul pellet e altri provvedimenti
Altre novità importanti sono:
- taglio Iva al 10% (ora al 22%) per il pellet nel 2023 (comma 73);
- detrazione Irpef del 50% dell’Iva pagata per acquistare un immobile residenziale in classe A o B; lo sgravio è valido solo per acquistare case dalle imprese produttrici, entro il 31 dicembre 2023, e la detrazione è ripartita in 10 quote annuali (comma 76);
- proroga, a dicembre 2023, del termine per l’entrata in esercizio degli impianti di produzione di biocarburante avanzato diverso dal biometano, per l’accesso agli incentivi dell’art.7 del dm 2 marzo 2018 (comma 39);
- incrementato a 8.000 euro, per il 2023, l’importo massimo di spesa per il bonus del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici efficienti, destinati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione; per il 2024, il tetto resta a 5mila euro (comma 277);
- prorogata di tre anni, fino al 31 dicembre 2025, la detrazione Irpef del 75% per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche in edifici esistenti; inoltre, relativamente alle delibere condominiali che approvano questi lavori, si specifica che occorre la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti un terzo del valore millesimale dell’edificio (comma 365).
- allo scopo di promuovere la produzione di energia da biomasse legnose e prevenire il dissesto idrogeologico nelle aree interne, è consentita agli imprenditori agricoli la raccolta di legname depositato naturalmente nell’alveo dei fiumi, dei torrenti, sulle sponde di laghi e fiumi e sulla battigia del mare, in seguito a eventi atmosferici o meteorologici, mareggiate e piene (comma 443).
- By: Luca Annovazzi
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