Come i rifiuti derivanti da sistemi elettrici o elettronici, ad esempio una lavatrice o un computer, anche lo smaltimento dei pannelli solari è disciplinato dalla normativa RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), ma prevede differenti adempimenti a seconda che la potenza nominale dell’impianto fotovoltaico da smaltire sia inferiore o superiore ai 10kWp. Vediamo dunque come dovremo comportarci il giorno in cui i moduli fotovoltaici che abbiamo in uso saranno esausti o li vorremo sostituire con pannelli di ultima generazione e a maggiore efficienza.
Gli obblighi generali
I produttori e importatori di pannelli solari, così come quelli di tutti i prodotti elettronici, sono impegnati a finanziare e garantire la gestione del fine vita dei pannelli aderendo a consorzi che attuano lo specifico smaltimento e riciclo dei materiali in modo ambientalmente compatibile.
Invece per i proprietari/utilizzatori dei pannelli le operazioni di smaltimento sono gratuite, tranne specifici casi che descriviamo più avanti, e bisogna comunque impegnarsi per conferirli a un Centro di Raccolta abilitato.
RAAE domestico o professionale?
I rifiuti da pannelli solari rientrano in categorie RAAE differenti se provengono da impianti con potenza inferiore a 10kWp, cioè i cosidetti domestici, o da quelli professionali che hanno potenza uguale o superiore a 10kWp.
Per i rifiuti originati da impianti domestici inferiori a 10kWp, i costi di tutte le operazioni di gestione e trattamento sono a carico dei produttori attivi nell’anno in cui si verifica lo smaltimento, a cui contribuiscono in misura proporzionale alla loro quota di mercato nel periodo interessato. Questo significa che il conferimento ai Centri di Raccolta di riferimento è totalmente gratuito per il proprietario e può avvenire in modo autonomo.
Per i rifiuti originati da impianti professionali da 10kWp e oltre, il conferimento ai centri di trattamento deve avvenire tramite soggetti autorizzati iscritti all’Albo dei Gestori Ambientali e la responsabilità e i costi delle operazioni hanno diversa attribuzione in base alla data di allacciamento dell’impianto:
– per pannelli attivati prima del 12 aprile 2014 la responsabilità del conferimento è a carico del produttore nel caso li stia sostituendo con nuovi pannelli, oppure a carico del detentore in tutti gli altri casi.
– per pannelli attivati dopo il 12 aprile 2014 la responsabilità del conferimento è a carico del produttore.
Le regole per gli impianti incentivati
Anche qui le cose cambiano a seconda della data di allacciamento dell’impianto.
Gli impianti entrati in esercizio prima del 30 giugno 2012, a partire dall’undicesimo anno di incentivazione, sono soggetti a una trattenuta dal proprio Conto Energia presso il Gestore dei Servizi Energetici (GSE), come quota di garanzia per la gestione dei rifiuti.
Questa quota viene rimborsata con i relativi interessi maturati al momento in cui si documenta il corretto smaltimento e riciclo dei moduli. La cifra trattenuta dal GSE per i RAEE fotovoltaici domestici oscilla dagli 8 ai 12 euro per ogni pannello, mentre per i RAEE fotovoltaici professionali è dai 6 ai 10€ a pannello.
Diversamente il GSE non effettuerà nessuna trattenuta per gli impianti allacciati dopo il 30 giugno 2012, quelli del IV e V Conto Energia. Tali impianti sono esclusi dal meccanismo di prelievo perché i loro produttori hanno aderito a un consorzio che garantirà un corretto recupero e riciclo dei pannelli.
- By: sosimple
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